In moto in Garfagnana fino a raggiungere la grotta del vento: affascinante! La degna meta di un percorso bello e divertente.

In moto in Garfagnana: indossiamo i caschi, accendiamo i motori e, felici come sempre quando saliamo in sella alle nostre moto, partiamo in una bella giornata di sole, con meta la Grotta del Vento in Garfagnana.
Un percorso motociclisticamente divertente.
Dall’ Eremo Gioioso, dove siamo alloggiati, dopo esserci immessi sulla SR 62, la percorriamo per i 22 km necessari ad arrivare ad Aulla.
Ad Aulla imbocchiamo quindi la SS 63 fino ad oltrepassare l’abitato di Soliera e dopo averlo superato di un paio di km, imbocchiamo la strada alla nostra destra e ci immettiamo sulla SR 445.

Oltrepassato il paese di Gassano e quello di Gragnola, transitando sotto lo sguardo occhiuto del Castello dell’Aquila, arriviamo a Codiponte.
In questo borgo affascinante, in cui sono presenti anche un antico convento ed un altrettanto datato castello, facciamo una breve sosta per visitare la suggestiva pieve romanica che, realizzata intorno all’anno 1000, ha mantenuto intatto il suo impianto originario.

Pochi chilometri dopo eccoci a Casola. Un vecchio borgo in pietra con al centro una torre medievale.
Si entra nella Garfagnagna
Da qui in avanti potremo constatare personalmente tutto ciò che di positivo ci è stato descritto dagli amici che ci hanno preceduto venendo in moto in Garfagnana.
Lungo una strada poco trafficata raggiungiamo quindi Pieve San Lorenzo e successivamente Minucciano.
Ci fermiamo per un panino con dell’ottimo salame e risaliamo in moto dirigendoci verso Gramolazzo.
Il paese è reso ancor più affascinante dalla presenza di un ampio lago artificiale alle cui spalle si erge una delle cime più imponenti delle Alpi Apuane: il monte Pisanino.
Costeggiando prati e campi coltivati raggiungiamo Piazza al Serchio.
Un antico borgo, il più importante nella zona perché collocato in una posizione di confine fra due territori con produzioni diversificate. Da sempre quindi luogo di scambio delle merci. Il paesaggio al suo interno è caratterizzato dai “Doglioni”.
Una sorta di coni lapidei formati da materiale vulcanico ed emergenti all’interno dell’alveo del fiume Serchio.

Una trentina di chilometri percorsi sulla strada regionale 445 ci portano quindi a Barga, cittadina medievale.
Qui, palazzi signorili, rinascimentali, fiancheggiano le strette strade lastricate del centro storico all’interno del quale non manchiamo di visitare l’imponente Duomo romanico, affacciato sulle Alpi Apuane.
Usciti da Barga, in pochi minuti percorriamo i 6 chilometri di strada che ci separano da Gallicano.
Proseguendo, in uno scenario bello come pochi, costeggiamo il torrente Turrite.
Seguendo le indicazioni di un amico, facciamo una breve deviazione sul percorso per vedere il paese di Verni, la rocca medievale di Trassilico ed il suggestivo eremo di Calomini inserito all’interno della roccia viva: uno spettacolo affascinante!
Poco oltre incontriamo il lago di Trombacco e subito dopo il borgo di Fornovolasco.
Percorriamo per pochi minuti una strada che si inerpica in mezzo ai boschi ed eccoci in presenza della nostra meta: la grotta del vento.
Arrivati: finalmente, la grotta del vento!

Uno scenario magico ed ormai universalmente famoso. Corsi d’acqua sotterranei, stalattiti, stalagmiti, drappeggi e colonne, che risultano visitabili lungo sentieri facilmente praticabili e scale aeree, ci circondano dandoci la sensazione di essere nel ventre della terra.
In un ambiente che la natura ha saputo arredare in maniera inarrivabile per un umano artista, anche qualora fosse dotato di straordinaria genialità.
Sulla strada del ritorno ci siamo fermati nuovamente a Piazza al Serchio per acquistare alcune bottiglie di birra artigianale presso un piccolo laboratorio locale.
Ci è sembrato un buon modo di testimoniare la nostra riconoscenza a coloro che ci hanno suggerito di fare questa escursione in moto in Garfagnana!